venerdì 26 aprile 2024

Impianti a Circolazione Forzata

Autore: admin

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venerdì 30 marzo 2012

Sistemi a Circolazione Forzata - La Tecnica

Impianti a Circolazione Forzata

Diversamente dai sistemi a circolazione naturale, la circolazione forzata prevede che il serbatoio di accumulo dell'acqua calda sia separato dal pannello solare. La circolazione forzata è necessaria in tutti gli impianti di medie e grandi dimensioni (oltre i 6 mq) e nei casi in cui non sia possibile installare il serbatoio di accumulo ad un'altezza maggiore dei pannelli solari termici. Possono esservi associati sia pannelli piani vetrati che sottovuoto.
Si tratta di una soluzione consigliata nei climi particolarmente freddi (nord Italia e zone montane), in particolare se l'impianto è utilizzato tutto l'anno ed è integrato al riscaldamento domestico.

Funzionamento
Il liquido termovettore generalmente consiste in una miscela di acqua ed antigelo. Quando viene riscaldato dall'energia solare assorbita dal pannello solare, il fluido entra nell'impianto grazie ad una pompa elettrica e passa all'interno del serbatoio d'accumulo attraverso una serpentina che, funzionando da scambiatore di calore, riscalda l'acqua accumulata nel serbatoio.

I sistemi a circolazione forzata sono di solito a circuito chiuso. Sul mercato sono disponibili dei kit a circolazione forzata completi di pannelli, serbatoio d'accumulo, centralina solare, pompa di circolazione, valvole e tutti gli altri accessori indispensabili per l'installazione e la messa in funzione dell'impianto.

Sistema con caldaia ausiliaria
La caldaia ausiliaria è dotata di uno scambiatore di calore collegato alla parte superiore del serbatoio; un termostato misura la temperatura dell'acqua nel serbatoio e, se questa è inferiore a quella desiderata, mette in funzione la caldaia affinché scaldi l'acqua fino a portarla alla temperatura impostata.
Il tutto è gestito da un'apposita centralina elettronica dotata di due sensori di temperatura, che regola il flusso dell'acqua e comanda l'attivazione della pompa elettrica: quando differenza tra la temperatura dell'acqua nei tubi e quella nel serbatoio supera un certo limite prestabilito (normalmente 10° C), la centralina mette in funzione la pompa, che spinge l'acqua scaldata dalla caldaia ausiliaria all'interno del serbatoio.

Esistono poi i sistemi "diretti" (o istantanei), in cui la caldaia viene attivata dalla centralina quando l'acqua in uscita dal serbatoio è ad una temperatura inferiore a quella preimpostata (di solito 45° C), mediante un'apposita valvola deviatrice che dirotta l'acqua tiepida nella caldaia, che la scalda fino alla temperatura voluta prima di mandarla al rubinetto.
In caso contrario l'acqua scorre direttamente al rubinetto, dopo essere passata attraverso una valvola miscelatrice che la porta alla temperatura desiderata.

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